ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha pubblicato un nuovo regolamento che disciplina l’utilizzo dei droni, una notizia, questa, che non può che interessare fortemente gli appassionati di velivoli a pilotaggio remoto, che sono ormai tantissimi.
Il regolamento in questione entrerà in vigore il prossimo 15 settembre 2015, e presenta alcune novità rilevanti: una delle principali, infatti, riguarda la possibilità di far volare i droni anche sopra dei centri urbani, ovviamente a condizione che a condurli siano dei piloti regolarmente autorizzati. La nuova normativa prevede semplicemente che l’uso dei droni sia vietato laddove vi siano, nella zona urbana in questione, delle concentrazioni “inusuali” di persone, dunque ad esempio manifestazioni o cortei.
Grandi novità anche per quanto riguarda la possibilità di utilizzare i droni con finalità di trasporto merci: la normativa di base prevede infatti che i piloti possano restare ad una distanza di 500 metri dai velivoli, e che gli stessi possano volare fino a 150 metri di altezza.
Eccezioni a tale regola sono previste in caso di trasporto di merci particolarmente pericolose, ad ogni modo spetta ad ENAC elasticizzare tali distanze sulla base delle peculiarità tecniche del singolo caso. I piloti di droni, sulla base del nuovo regolamento, non dovranno sottoporsi alla visita medica di seconda classe, al contrario però dovranno necessariamente sottostare ad un check up analogo a quello previsto per chi desidera conseguire la licenza di pilota Lapl.
Il check up in questione consiste in un esame delle urine, delle capacità visive (con criteri meno rigidi rispetto a quelli previsti in precedenza), delle capacità uditive, ed anche in un controllo della pressione arteriosa. Per quanto riguarda l’utilizzo di droni da parte di amatori ed aeromodellisti, le regole sono invece divenute più restrittive: chi guida il mezzo non può superare i 70 metri d’altezza ed i 200 metri in orizzontale, ed il velivolo potrà esser fatto volare esclusivamente in zone prive di edifici.
Il nuovo regolamento, dunque, stabilisce una distanza piuttosto importante tra piloti di droni regolarmente certificati da ENAC e semplici amatori; sulla base di quanto previsto, infatti, vi sono dei dubbi sul fatto che i piloti amatoriali possano realizzare dei video utilizzando tali velivoli.
In tal senso, con ogni probabilità, ENAC non tarderà a pronunciarsi per chiarire tale questione, mentre circa la tutela della privacy non ci sono novità: restano confermate, dunque, le sanzioni dai 6.000 ai 36.000 euro nei casi di violazione della privacy dei cittadini e la reclusione fino a 3 anni in caso di trattamento illecito dei dati.
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