Francia, Germania ed Italia hanno posto in essere un accordo davvero molto interessante, il quale potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per quanto riguarda l’impiego dei droni con scopi militari in ambito comunitario. L’Italia e questi altri due paesi europei, infatti, hanno firmato negli scorsi giorni un accordo che prevede l’intento di costruire un innovativo drone militare, il quale dovrà essere ultimato e disponibile per l’utilizzo entro il 2025. L’accordo, al momento, riguarda solo 3 paesi, ma gli stessi firmatari hanno già sottolineato che si tratta di un’iniziativa assolutamente aperta, dunque è verosimile immaginare che nuove nazioni sceglieranno di aderire a tale intento; la Spagna, ad esempio, ha già dimostrato interesse da questo punto di vista.
L’accordo tra Francia, Germania ed Italia è stato formalizzato dai ministri della Difesa dei paesi in questione, dunque da Jean-Yves Le Drian, Ursula von der Leyen e l’italiana Roberta Pinotti, i quali si sono incontrati a Bruxelles per firmare la relativa lettera d’intesa. E’ già stato previsto che lo studio della fattibilità tecnica di tale progetto avrà una durata di circa 2 anni, dopodiché sarà dunque possibile avere un quadro più nitido circa le peculiarità di questo nuovo drone e le sue modalità di impiego militare. Al momento, da questo punto di vista, non è possibile sbilanciarsi oltremodo; sulla base di quanto evidenziato pare che il nuovo drone che queste nazioni europee sono prossime a progettare apparterrà alla cosiddetta famiglia MALE, dunque una categoria di droni che include velivoli a media altitudine ed a lungo raggio.
Questi velivoli si caratterizzano per un’autonomia di volo davvero notevole, fino a ben 24 ore, e possono raggiungere un’altitudine pari a ben 3.000 metri. Già negli scorsi anni, esattamente nel 2013, Italia, Germania e Francia avevano manifestato il desiderio di dotarsi di droni di qualità da impiegare per scopi militari, principalmente a difesa del territorio, dunque l’accordo firmato in questi giorni rappresenta senza dubbio l’inizio di un progetto fortemente desiderato da queste nazioni. Il controllo del territorio europeo, non ci sono dubbi, è un aspetto prioritario per quanto riguarda questa innovazione; circa l’eventualità che il nuovo drone europeo possa essere impiegato per bombardare, invece, i paesi interessati non si sono al momento espressi.
Insomma, si prevedono delle novità davvero molto rilevanti per quanto riguarda il mondo dei droni militari, e c’è da attendersi che il nuovo drone europeo si caratterizzerà per delle peculiarità tecniche davvero molto interessanti.
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